I veicoli dello spirito immortale divino (ATMAN) che, nel corso della manifestazione e strutturazione dell’essere umano, permettono l’evoluzione spirituale e alla fine, attraverso l’atto di trascendere, conducono alla liberazione suprema, sono i seguenti corpi fondamentali:

  1. Il corpo fisico grossolano (STHULA SHARIRA)
  2. Il corpo astrale o sottile (LINGA SHARIRA o SUKSHMA SHARIRA)
  3. Il corpo causale (KARANA SHARIRA).

Il corpo fisico grossolano è costituito dai 5 elementi energetici (TATTVA). Questi sono:

  • l’energia tellurica (PRITHIVI TATTVA, che viene controllata tramite MULADHARA CHAKRA);
  • l’energia dell’acqua (APAS TATTVA, che viene controllata tramite SWADHISTHANA CHAKRA);
  • l’energia del fuoco (TEJAS TATTVA, che viene controllata tramite MANIPURA CHAKRA);
  • l’energia dell’aria (VAYU TATTVA, che viene controllata tramite ANAHATA CHAKRA);
  • l’energia dell’etere sottile (AKASHA TATTVA, che viene controllata tramite VISHUDDHA CHAKRA).

Il corpo fisico è quello che sostiene la vita sul piano fisico, pur essendo passeggero, attraversando le diverse fasi dell’esistenza: la nascita, la crescita, il declino (degenerazione) e la morte.

Il corpo astrale o sottile è costituito da 19 principi. Questi principi sono:

I 5 organi d’azione (KARMENDRIYA):

  • l’organo di evacuazione (l’ano), in stretta relazione con MULADHARA CHAKRA;
  • gli organi riproduttivi (sessuali), in stretta relazione con SWADHISTHANA CHAKRA;
  • gli organi locomotori (le gambe), in stretta relazione con MANIPURA CHAKRA;
  • le mani, in stretta relazione con ANAHATA CHAKRA;
  • la gola (le corde vocali), in stretta relazione con VISHUDDHA CHAKRA.

I 5 sensi della conoscenza:

  • il senso dell’olfatto, in stretta relazione con MULADHARA CHAKRA;
  • il senso del gusto, in stretta relazione con SWADHISTHANA CHAKRA;
  • il senso della vista, in stretta relazione con MANIPURA CHAKRA;
  • il senso del tatto, in stretta relazione con ANAHATA CHAKRA;
  • il senso dell’udito, in stretta relazione con VISHUDDHA CHAKRA.

Le 5 forme principali di PRANA o i soffi sottili:

  • APANA VAYU, controllato attraverso MULADHARA CHAKRA;
  • VYANA VAYU, controllato attraverso SWADHISTHANA CHAKRA;
  • SAMANA VAYU, controllato attraverso MANIPURA CHAKRA;
  • PRANA VAYU, controllato attraverso ANAHATA CHAKRA;
  • UDANA VAYU, controllato attraverso VISHUDDHA CHAKRA.

Il corpo astrale inoltre comprende ANTAHKARANA (o lo strumento interiore specifico), costituito da: il mentale inferiore (MANAS), l’intelletto (o mentale superiore – BUDDHI), il subconscio (CHITTA) e l’ego (AHAMKARA). Questi sono i 4 strumenti specifici della coscienza. Le loro funzioni distinte sono le seguenti:

  • Il mentale (MANAS) pensa ed è spesso dubbioso della realtà circostante. Ad esempio: “E’ questo un fiore?”, “Questo è oro?”.
  • L’intelletto o intelligenza (BUDDHI) analizza e determina, tramite relazioni o correlazioni oggettive, la vera natura di un oggetto qualunque che vogliamo conoscere.
  • Il subconscio (CHITTA) – Nella sfera del subconscio si accumulano assolutamente tutti gli stati e le esperienze dell’essere umano. Di conseguenza, il subconscio contiene i vissuti e le esperienze di quella persona, accumulate sia nel corso di questa vita (quella presente), che tutte le esperienze e i vissuti apparsi nel corso delle vite precedenti.
  • L’ego (AHAMKARA) – Il cui focolaio principale di manifestazione nell’essere è dato da MANIPURA CHAKRA – afferma “io so” o “io non so”. E’ sempre l’ego quello che si identifica, il più delle volte senza rendercene conto, con tutti i pensieri che si producono o appaiono nella mente. Ad esempio, appare nella mente un pensiero forte di tristezza, generando subito uno stato di risonanza con le energie sottili della tristezza del Macrocosmo. Quando questo stato di tristezza diventa pregnante, a causa del processo di risonanza descritto anteriormente, è l’ego ad affermare, a causa del fenomeno di captazione di queste energie: “io sono molto triste”. Nella situazione in cui appare un pensiero d’intensa gioia nella mente, questo genera uno stato istantaneo di risonanza con le energie sottili specifiche della gioia del Macrocosmo. Quando questo stato di gioia diventa prevalente, sempre per questo processo di risonanza, l’ego afferma, per questo fenomeno di captazione delle energie specifiche: “io sono molto felice”.

Il corpo causale

È il corpo delle cause o dei semi. Si chiama corpo causale perché è sempre la causa del corpo fisico o grossolano e di quello sottile o astrale. Il corpo sottile o corpo astrale e il corpo causale sono permanenti; essi agiscono ed esistono insieme.

I tre corpi fondamentali (il corpo fisico (grossolano), il corpo astrale (sottile) e il corpo causale) contengono le cinque teche (o rivestimenti) chiamate nella tradizione YOGA “KOSHA”:

  • Il CORPO FISICO (grossolano, STHULA SHARIRA) contiene ANNAMAYA KOSHA (KOSHA – teca, ANNA – alimento, ANNAMAYA – degli alimenti (cibo), la teca illusoria che risulta dagli alimenti ingeriti ed assimilati dall’uomo. Il corpo fisico si compone, generalmente, di 16 elementi grossolani (fisici), che sono di fatto i metalli o metalloidi;
  • Il CORPO ASTRALE (sottile, SUKSHMA SHARIRA) contiene 3 teche: 1) PRANAMAYA KOSHA (la teca eterica o vitale), 2) MANOMAYA KOSHA (la teca mentale-emozionale) e 3) VIJNANAMAYA KOSHA (la teca intellettuale o dell’intelligenza). Il DESIDERIO ASTRALE specifico del corpo astrale porta verso tutte le forme sottili ed elevate di stato o vibrazione. L’essere astrale gioisce sempre più della sublime musica eterea delle sfere, di un amore avvolgente infinito, del fascino dello spettacolo diafano della creazione astrale, che si svolge in una sorprendente libertà e ricchezza, nell’infinita diversità dei sottili raggi luminosi. ESSO GUSTA, RESPIRA e TOCCA ESTASIATO la LUCE. Il desiderio astrale è, inoltre, in stretta relazione con la facoltà o capacità degli esseri astrali di creare tutti gli oggetti come forme mirifiche di luce, diversamente colorate, o come proiezioni – condensazioni di tutti i sogni, delle aspirazioni e dei pensieri. Nel mondo astrale si può manifestare liberamente la possibilità sottile di concretizzare o di proiettare, in forme esteriori di luce, tutti i pensieri e i desideri.
  • Il CORPO CAUSALE (KARANA SHARIRA) contiene ANANDAMAYA KOSHA (la teca della beatitudine divina). ANANDAMAYA KOSHA è, nell’essere umano, in stretta relazione con SAHASRARA. Il corpo causale è intessuto e costituito da idee. L’essere causale “VIVE” e si muove nella sfera incredibilmente grande, estremamente sottile beatifica delle idee pure. Il corpo causale serve da matrice fondamentale delle 35 idee forza che costituiscono di fatto il corpo causale. Il DESIDERIO CAUSALE, specifico del corpo causale, si soddisfa soprattutto nella percezione sopramentale o nella contemplazione profonda, elevata. L’essere, quasi completamente liberato spiritualmente, che ha come rivestimento esteriore solo il corpo causale, vede e si identifica quasi completamente con tutto l’universo, come l’oggettivazione mentale suprema delle idee-forza sorelle del CREATORE ASSOLUTO. L’essere causale può “materializzare”, nel mondo astrale, qualunque cosa con un atto istantaneo di suprema volontà e pensiero. Ecco perché anche la felicità astrale infinita appare piuttosto grezza e, in un certo senso, inferiore a questi esseri causali, estremamente evoluti spiritualmente. L’essere causale soddisfa subito i suoi desideri manifestandoli e oggettivando immediatamente il fenomeno, l’oggetto o l’aspetto a cui aspira, tramite un atto fulmineo di volontà suprema e di pensiero. Questo essere causale, che ha come rivestimento solo il velo ultraraffinato del corpo causale, è FACILMENTE IN GRADO DI MANIFESTARE E DARE VITA ANCHE A UNIVERSI FISICI E ASTRALI, SECONDO L’ESEMPIO DIVINO DEL CREATORE ASSOLUTO. Essendo la struttura di ogni mondo manifestato un illusorio sogno cosmico, lo spirito divino che ha come corpo solo il fine velo causale, possiede un’IMMENSA E SORPRENDENTE FORZA CREATRICE, SECONDO IL MODELLO DELLO SPIRITO ASSOLUTO E INFINITAMENTE ONNIPOTENTE DI DIO.