di Gregorian Bivolaru

Molti si chiedono cosa sia di fatto la meditazione. Senza dubbio non è semplice definirla, soprattutto riferendoci alla meditazione orientale compresa da un occidentale. Per questo riteniamo che sia preferibile cercare di descrivere il processo della meditazione yogica.

Un grande yogi indiano disse: “La meditazione è per un essere umano pienamente equilibrato mentalmente e colmo di energia, la cosa più semplice e naturale che ci possa essere. Per questo dobbiamo evitare di complicarla, poiché non occorre proprio”.

Qui non vogliamo fare un’introduzione alla meditazione, ma semmai uno studio psicologico svolto in stile occidentale, considerando la struttura e la comparsa di modifiche benefiche degli stati di coscienza durante il processo di meditazione, così come il problema dello svolgimento e della qualità dell’integrazione della personalità umana nel corso degli stati di meditazione.

Gli obiettivi della meditazione devono sempre essere precisi e preziosi, soprattutto quando intuiamo che essi rappresentano tutto quello che l’essere umano può realizzare di più elevato nel corso della sua esistenza.

Se paragoniamo attentamente i suoi obiettivi con quelli del Hatha Yoga, potremmo dire che tutto quello che il Hatha Yoga dà al corpo, la meditazione yogica offre alla sfera mentale e psichica del praticante.

La meditazione yogica porta quiete e pace profonda nell’essere umano cosciente, che si trova sulla via verso l’Uomo Divino, interiore. Essa permette altrettanto di amplificare e interiorizzare le funzioni del mentale e dei processi psichici. Colui che medita si rivolge con facilità e distacco verso se stesso, verso i propri valori interiori; è adesso che può liberare davvero la coscienza, rendendola sempre più disponibile all’azione delle forze sottili benefiche creatrici che vengono attirate per risonanza nell’aura dell’essere umano.

La meditazione migliora inoltre la concentrazione mentale e permette uno svolgimento armonioso delle forze mentali benefiche e liberando la psiche.

Attraverso la meditazione yogica si eliminano gradualmente la confusione e dispersione mentale, la superficialità, la mancanza di concentrazione e centratura, l’ansia, la depressione e tutti quei falsi problemi creati da pregiudizi e complessi di inferiorità.

Il dubbio, la debolezza, i disturbi dell’equilibrio psichico, la mancanza di attività spirituale, lo spossamento psichico vengono tutti progressivamente eliminati dalla meditazione yogica, che dà vita all’aumento dell’attività creativa.

Con la meditazione yogica è possibile una rapida e profonda rigenerazione della personalità, e quando praticata con perseveranza apre al risveglio delle potenzialità divine, innate in ogni essere umano. È un’efficiente pratica di rivelazione del Sé Eterno che è in noi (atman), integrando armoniosamente la nostra personalità quale evoluzione sia del conscio che dell’inconscio.

Questa evoluzione accelerata della coscienza tramite le diverse stratificazioni delle nostre funzioni psichiche espande la coscienza ed amplia straordinariamente i confini delle nostre possibilità di esperienza e delle nostre categorie di pensiero. L’essere con coscienza dilatata diventa sempre più universale, riuscendo così a toccare apici di sublimi esperienze spirituali.

Tale evoluzione accelerata culmina nel beatifico stato di samadhi, che è uno stato divino di armonia assoluta e di equilibrio spirituale, mentale e psichico totale. Questo è di fatto quello stadio ideale in cui la psicologia occidentale colloca l’integrazione armoniosa della personalità, quando vengono completamente eliminate le contraddizioni dell’ambito psichico e mentale.

Al contempo, la personalità ora perfettamente integrata può in ogni momento guardare in trasparenza il suo essere più profondo, libero da fantasmagorie ed illusioni, sviluppando una totale disponibilità verso le sue attività psichiche profonde.

La coscienza diventa così perfettamente lucida, calma e trasparente verso le verità divine più elevate. Questo è lo stato sublime in cui l’essere umano ha infine compreso la realtà profonda del suo essere. Egli è adesso focalizzato su di sé e nullo può scuoterlo o allontanarlo dal suo rifugio divino (atman), che esiste nelle sue profondità.

La meditazione culmina dunque con una identificazione o perfetta fusione dell’essere umano con uno stato beatifico di perfezione ideale. Chi raggiunge questo stadio vive in modo completo ed evidente in uno stato paradisiaco di perfezione ideale. Da qui in avanti egli trascende facilmente ogni problema. Ogni dualità, ogni scissione è già trascesa. “Ogni suo respiro e ogni sua azione diventano e si manifestano come un solo ed unico Uomo”, diceva un grande maestro tibetano. “Noi meditiamo 24 ore su 24, sia durante qualunque azione quotidiana che nel riposo; in questo modo realizziamo molto più correttamente i nostri compiti. E quando aspiriamo ad amplificare il sostegno divino, ci rifugiamo nel Himalaya per meditare più in profondità”, indica un lama.

Per questi uomini meravigliosi la meditazione è ciò che dovrebbe essere sempre, per ognuno di noi: un modo naturale di vivere nel mondo quotidiano.

Da questo punto di vista, la meditazione come modo di vivere si confronta con il lavoro e l’azione, diventando norma etica e legge sociale verso gli altri esseri, verso la natura e verso il Creatore e tutte le creature.

In questo stadio, la meditazione diventa la nostra vera vita, vissuta in profondità e armonia, cessando di sembrare uno sterile sistema intellettuale, come spesso appare in Occidente. Colui che medita così, davvero vive in meditazione, divenuta davvero la totalità, la deificazione, l’essenza, la realtà, la pienezza, ogni azione ed ogni cosa.

La meditazione è una maturazione accelerata ed armoniosa, grazie alla nostra messa in risonanza con le energie sublimi del Mentale di Dio. La maturità significa al contempo la pienezza di tutti i poteri, la padronanza e l’azione equilibrata di tutte le funzioni benefiche del nostro essere.

[fine prima parte]


Materiale integrante del Seminario L’ARTE ESOTERICA DELLA MEDITAZIONE, che si terrà il 6-8 Dicembre 2019 a Genova, guidato da Adinathananda.

Per saperne di più scrivi a: atman@yoga-integrale.it