di Gregorian Bivolaru
I testi sacri della tradizione induista affermano con precisione che se noi parliamo a Dio per un giorno ed una notte, senza interruzione, Lui ci risponderà o, meglio, grazie all’elevazione accelerata dei nostri strumenti di percezione, diventeremo capaci di comprendere davvero le risposte di Dio Padre. In altre parole, chi riuscirà a pregare Dio Padre in modo continuo per 24 ore riceverà di certo una Sua risposta, anche se fosse all’ultimo momento.
Nonostante questa modalità sia estremamente semplice rispetto alla grandezza e alla felicità della risposta divina che ci viene offerta, saranno però davvero poche le persone disposte a realizzare questo sforzo! Persino tra migliaia di praticanti yoga che hanno ricevuto queste rivelazioni e che dicono di voler comunicare con Dio, sono pochi coloro che hanno raggiunto una sufficiente maturità spirituale, essendo un minimo purificati attraverso un amore incondizionato, cosi da poter realizzare il metodo di invocazione ininterrotta a Dio tramite la preghiera, della durata di un giorno ed una notte (o, in altre parole, per 24 ore ininterrottamente).
Di fatto, Dio Padre ci parla sempre, e ci dice: “ChiamaMi sempre, parlaMi dalla profondità del Tuo cuore, dagli abissi del tuo essere, dal santuario della tua anima, con insistenza e decisione mantenuta fermamente, continua a cercarMi, anche se per ora non ti rispondo. Se non smetterai mai di mandarmi dal Tuo cuore, assetato del mio misterioso vuoto beatifico, questo sussurro: “O beneamato Padre celeste, che sei cosi silenzioso, ti imploro pieno di umiltà, parlami”, allora io verrò da te, se mi sei sufficientemente devoto.”
Se sentiremo, anche una sola volta, la risposta di Dio, non ci sentiremo mai più separati da Lui.
Questa suprema esperienza, divina rimarrà per sempre in noi. Ma questa “prima volta” è, all’inizio, più difficile da ottenere in quanto il nostro cuore e la nostra mente non si convincono facilmente a rinunciare alle tendenze inferiori.
Consigli pratici per la preghiera di 24 ore
di Monica Dascălu
La preghiera ininterrotta di 24 ore verso Dio si realizza in un perfetto isolamento. Durante le 24 ore si digiuna (si può bere solo acqua). L’aspetto più importante è la continuità della preghiera ed il principale ostacolo da questo punto di vista è il sonno (la sonnolenza). Per questo, è molto importante prepararci molto bene per le 24 ore di preghiera ininterrotta. Cosi, vi raccomandiamo di dormire minimo 9 ore nella notte prima di realizzare la preghiera e di cercare di essere in uno stato di vitalità eccellente. Inoltre, è più semplice se iniziate la preghiera al mattino.
Un aspetto da non trascurare è la preparazione della camera in cui farete la preghiera ininterrotta di 24 ore: un ambiente pulito, ordinato, la presenza di yantra, di fotografie di grandi yogi o di santi, immagini con Gesù, rappresentazioni tradizionali delle Grandi Forze Cosmiche o aspetti di Shiva, vi possono sostenere moltissimo. Potete sistemare un altare sul quale mettere dei fiori che consacrate a Dio e accendere delle candele. Per purificare l’ambiente potete bruciare dell’incenso o usare una lampada di aromaterapia; in questo caso vi raccomandiamo di usare oli naturali di menta, pino o limone che purificano l’ambiente sottile e vi aiutano anche a non cadere in uno stato di sonnolenza.
Prima di iniziare la preghiera è assolutamente necessario consacrare i frutti (effetti) di questa azione spirituale a Dio Padre. Non abbiate fretta quando realizzate questa consacrazione, cercate di donare con tutta l’anima a Dio i frutti di questo reale sforzo spirituale e noterete poi senza dubbio un grandissimo sostegno da parte di Dio. Considerate poi l’inizio delle 24 ore immediatamente dopo la consacrazione. Magari annotatevi da qualche parte l’ora di inizio, nell’eventualità che la dimentichiate.
Vi raccomandiamo di usare una delle seguenti quattro preghiere:
- “O Signore Dio, PADRE CELESTE, Tu sei per me invisibile, impersonale, sconosciuto e misterioso; io credo però, con tutto l’ardore del mio amore e la mia abnegazione verso di Te, che Tu prenderai una forma e Ti mostrerai per manifestarTi nel mio essere.”
- “O Signore Dio, è finita con tutte le mie illusioni avute fino ad ora. Non desidero più parlare con nessuno al di fuori di Te. So ora che Tu sei il mio unico tesoro imperituro che, anche quando tutto il mondo scomparirà, io rimarrò in eternità con Te.”
- “Signore Dio, Ti imploro umilmente, donami la Tua Grazia Suprema”.
- “O beneamato Padre Celeste, che sei cosi silenzioso, ti imploro pieno di umiltà, parlami”.
La cosa migliore è di scrivere le preghiere su un foglio, per averle a portata di mano nel caso non le abbiate già memorizzate. Non è raccomandato alternare le preghiere. Dato che uno dei principi di questa preghiera continua è l’assiduità, la cosa migliore è di recitare la stessa preghiera per molto tempo. Se, ad esempio, desiderate che Dio vi parli, usate solo la quarta preghiera (di quelle appena indicate) fino a quando riceverete la risposta.
Ma non è il caso di essere molto rigidi nell’abbordare la preghiera! Se ad un certo punto sentite il bisogno di pregare con le vostre proprie parole, è meraviglioso! La sincerità vi avvicinerà moltissimo a Dio. Allo stesso modo, si possono fare delle auto-benedizioni.
Alcuni consigli sul modo in cui si recita la preghiera: potete iniziare con il recitarla a voce alta. Cercate di pregare con tutta l’anima, di recitare la preghiera in modo armonioso, fluente, convincente, anche emozionante. In quanto dovete convincere Dio della vostra abnegazione e amore. Non recitate la preghiera meccanicamente e non abbiate fretta! Lasciate sempre un po’ di tempo quando avete finito una preghiera prima di iniziarne un’altra. In questa pausa cercate di aprirvi quanto più interiormente e di aspettare, di percepire la risposta di Dio o almeno un’eco profonda che la preghiera ha nella vostra anima. Poi, dopo che siete entrati in uno stato di abnegazione specifico della preghiera, potete continuare a recitarla nel pensiero (a mente). La cosa migliore è di pregare con gli occhi chiusi. Ad eccezione dei momenti di sonnolenza, quando è certamente raccomandato aprire gli occhi ed anche alzarsi in piedi per non addormentarsi.
Per quel che riguarda le posizioni che possono essere abbordate, potete sedervi su una sedia, in una postura di meditazione, potere alzarvi in piedi, o potete anche camminare (certo, senza uscire dall’isolamento), a condizione di non interrompere la preghiera. Potete anche praticare alcune posture yoga che vi sono molto familiari e comode, in modo che non vi distraggano l’attenzione dalla preghiera. Ad esempio, se vi fanno male le spalle, se vi sentite devitalizzati, se sentite una debolezza a livello affettivo, potete realizzare posture yoga che compensino queste carenze.
Per molti yogi la più grande difficoltà è la lotta con la sonnolenza ed anche con il sonno, che si manifestano anche più volte durante le 24 ore. Ecco cosa vi raccomandiamo per questi momenti di prova: siate molto fermi, reagite prontamente e con vivacità, cioè aprite immediatamente gli occhi, iniziate a dire la preghiera a voce alta, se è il caso alzatevi in piedi, fate un’auto-benedizione, bagnatevi il viso con dell’acqua, usate degli oli volatili (ad esempio, menta o pino), aprite le finestre, respirate profondamente ecc. Abbordate poi una postura yoga ferma e pensate fermamente che riuscirete a continuare fino alla chiusura delle 24 ore.
Se comunque sonnecchiate, il nostro consiglio è di non abbandonare, scoraggiati. Semplicemente continuate con fede ed aspirazione, convinti che il vostro sforzo non sia assolutamente inutile. Frutterà certamente nel futuro. Se abbandonate la preghiera, l’effetto più negativo è quello della diminuzione della fiducia nelle proprie forze (fiducia in se stessi).
Si può usare una base musicale adeguata: alcune melodie armoniose, calme, elevanti, ci possono dinamizzare moltissimo l’aspirazione e lo stato di amore per Dio.
Eliminate, per quanto possibile, tutti i preconcetti. Allora quando otterrete la risposta da parte di Dio, sia che si tratti di stabilire un dialogo, della manifestazione di Dio in una certa forma o dello stato di Grazia, apritevi con tutto l’essere a questa risposta. Cercate di impregnarvi di quelle energie, di memorizzare tale stato o immagine o idea o suono che si manifesta allora per voi, imprimetelo nell’anima. Non affrettatevi ad analizzare gli stati o le idee e neanche ad annotarle, anche se stabilite un dialogo con Dio. Vi noterete tutte queste cose dopo la conclusione delle 24 ore.