Un metodo per ottenere salute, guarigione, armonia e felicità, a partire dalle sorprendenti scoperte dello studioso giapponese Masaru Emoto con i cristalli d’acqua.
I suoi esperimenti rivelano indubbiamente l’esistenza di energie sottili e dell’influenza che i pensieri, i sentimenti, la musica, le immagini, le parole possono avere sulla materia. Emoto ha dimostrato che l’acqua detiene una memoria, essendo in grado di trattenere l’informazione, impregnando la propria struttura molecolare dalle diverse energie con cui viene a contatto.
Negli esperimenti di cristallizzazione dell’acqua, la carica energetica benefica (proveniente ad esempio da una musica sublime o da una preghiera o meditazione) viene oggettivata creando cristalli simmetrici, con bellissime forme. Mentre se l’acqua riceve vibrazioni negative, caricandosi in modo malefico (ad esempio con parole negative o musica disarmoniosa), non riesce a cristallizzarsi oppure si cristallizza in forme disarmoniose, disgregate, asimmetriche, o incomplete.
Cristalli positivi – acqua di Lourdes, acqua dell’etichetta “Amore”, acqua dopo aver ascoltato una musica folk Karachi, acqua della parola “Grazie”
Il dottor Emoto ha iniziato i suoi esperimenti prelevando campioni d’acqua da sorgenti cristalline, cosi come da fonti pubbliche, notando le evidenti differenze di armonia e luminosità del cristallo d’acqua risultante. Ha proseguito facendo ascoltare della musica a dell’acqua in bottiglia, con una chiara corrispondenza tra la vibrazione del suono a seconda che si trattasse di musica tradizionale, musica sacra, classica o musica moderna, rock, heavy metal, jazz. Poi ha avuto sorprendenti risultati dopo aver chiesto a dei monaci buddisti di meditare per un’ora. Inizialmente aveva prelevato dell’acqua dal lago di fronte al monastero e dopo la meditazione ha prelevato un altro campione della stessa acqua di lago, che nel frattempo aveva “registrato” la vibrazione della meditazione. I risultati erano chiari: se il primo cristallo non era altro che un’immagine informe, il secondo era divenuto una struttura armoniosa e luminosa! Cosi, Emoto, che non era un religioso, ha iniziato a cogliere il valore profondo della preghiera, della meditazione, delle pratiche che generano quindi vibrazioni elevate e stati di coscienza superiori, per dimostrare come ogni vibrazione emessa generi una conseguente trasformazione nelle molecole d’acqua. E poiché noi siamo fatti per il 70% d’acqua, cosi come il nostro pianeta Terra (altra dimostrazione del principio di Analogia, tra il Macrocosmo e il microcosmo dell’essere umano), ecco che possiamo imparare a caricare energeticamente noi stessi l’acqua che beviamo, per trasformare il nostro essere in modo consapevole e armonioso.
E gli esperimenti non sono finiti! Emoto ha iniziato a scrivere su un foglio di carta delle parole, come “Amore”, “Grazie”, oppure “Odio”, “Ti ucciderò”, e i risultati erano sempre corrispondenti alla vibrazione emessa! In pratica, le scoperte sulla memoria dell’acqua sono una dimostrazione scientifica della legge di Risonanza – che Emoto chiama Hado – oltre che della forza del pensiero, in grado di generare incessantemente mondi di armonia o disarmonia, di salute o malattia, di libertà o prigionia autoindotta. A ricordare che siamo proprio noi a creare la realtà circostante, con i pensieri predominanti che si rispecchiano nel nostro vivere quotidiano e in tutto quello che “attiriamo”, sia che ne siamo consapevoli o meno.
Basandosi su questa scoperta rivoluzionaria del dottor Emoto, presentiamo un semplice metodo per utilizzare al meglio le proprietà dell’acqua, caricandola energeticamente.
Abbiamo bisogno di una bottiglia di vetro trasparente, sulla quale attacchiamo un biglietto da noi scritto, come un’etichetta, con il testo rivolto verso l’interno della bottiglia. Riempiamo la bottiglia di acqua fresca e lasciamo l’acqua per almeno 8 ore, avendo così un’acqua caricata energeticamente, che potremo poi bere entro 24 ore, ricevendo così in noi la vibrazione specifica registrata dall’acqua.
Possiamo utilizzare per questo delle idee forza, cioè delle parole o frasi benefiche positive che esprimono il risultato già ottenuto (ad esempio “un perfetto stato di salute”, “amore incondizionato”, “uno stato di felicità imperturbabile”, “mi sento ogni giorno sempre meglio, da tutti i punti di vista”, ecc.).
Allo stesso modo si possono utilizzare immagini, come quelle degli Angeli, in modo da poter entrare più facilmente in risonanza con le entità angeliche (per scegliere l’angelo o l’arcangelo che fa al caso nostro, potete consultare le presentazioni nella sezione degli articoli dedicata agli Angeli).
Ci sono studi anche nel caso dei rimedi omeopatici, potendo scrivere sul foglio il nome dei rimedi omeopatici, per poter beneficiare secondo lo stesso principio della vibrazione contenuta nel rimedio, che agisce sul piano eterico e su quello fisico.
In ogni caso, l’effetto sarà amplificato se, prima di chiudere la bottiglia dopo averla riempita, rimaniamo qualche minuto con gli occhi chiusi, ci interiorizziamo e visualizziamo il risultato da noi atteso. Ad esempio ci vediamo in perfetta forma e salute, in uno stato di buona disposizione, felici e pieni di energia, oppure visualizziamo l’organo da guarire ora già sano e rigenerato, visualizziamo l’immagine dell’angelo invocato, ecc. La visualizzazione amplifica l’effetto di caricare l’acqua, con la nostra aspirazione profonda.
Meglio ancora se, prima di realizzare questa carica energetica dell’acqua, consacriamo i frutti della nostra azione al Divino (vedi l’articolo sulla Consacrazione).
Si consiglia di bere quest’acqua ogni giorno (basterà ricordarci di riempire la bottiglia la sera, prima di dormire), almeno per 1 mese, per poter valutare l’efficacia del procedimento. Per avere effetti rapidi dovremmo cercare di bere solamente quest’acqua, come quantità quotidiana necessaria al nostro organismo. Se continueremo a bere l’acqua caricata per ulteriori 3 mesi, dopo aver ottenuto i risultati desiderati, permetteremo così che la risonanza ottenuta si stabilizzi nel nostro essere.
Man mano che beviamo prendiamo coscienza degli effetti specifici, come il miglioramento delle nostre condizioni psico-fisiche, uno stato di benessere, una maggior facilità nel percepire la vicinanza delle entità di Luce invocate, ecc.
E poiché tutto è vibrazione, scopriremo che gradualmente diverremo “quella” vibrazione!
molto interessante, ogni volta però che svuoto la bottiglia devo rifare la procedura?
Puoi semplicemente lasciare l’etichetta con l’idea forza. Mentre la parte di visualizzazione degli effetti come fossero già avvenuti, sebbene non sia necessario farla ogni volta, permette di amplificare e velocizzare il “lavoro” svolto dall’acqua.
Grazie del chiaro articolo..
Posso scrivere più parole?
Si, facendo attenzione alle parole usate, come affermazioni positive
Ciao, posso scrivere direttamente sul fondo della bottiglia con un pennarello?
Grazie
Si. L’idea di usare dei foglietti da applicare come etichette permette di poter riutilizzare la stessa bottiglia per scopi diversi, usando ogni volta un’idea forza specifica.
Poi aiuta anche caricare la scritta con l’intenzione di chi la scrive, che sia allineata al messaggio (essere fermamente convinti di quello che si sta affermando, a livello profondo)
Grazie mille!
Perché mi porto l’acqua al lavoro e non voglio che le colleghe curiosino.
Cmq posso attaccare un foglietto sotto la bottiglia, invece di scriverci. Grazie ancora😊
Si può informare l’acqua con l’intento di dimagrire? Grazie
Certo. Utilizzando apposite espressioni benefiche che si applicano sulla bottiglia (ad es. il mio corpo fisico è armonioso); visualizzando il corpo come lo vorremmo modellare, mentre beviamo l’acqua; consacrando l’acqua con l’intenzione specifica, che verrà manifestata in modo chiaro, entusiasta e con tutto il cuore.
Anziché vetro trasparente è possibile utilizzare una borraccia in acciaio?
Magari prima carichi l’acqua in una normale bottiglia, poi la potrai portare con te con qualunque tipo di recipiente
posso usare anche delle tisane? grazie
Meglio semplice acqua. Le tisane hanno già caricato l’acqua con la loro “informazione” specifica