Lo Yoga rappresenta una tradizione spirituale estremamente complessa, con più di 5000 anni di storia ed una ricca letteratura. Lo Yoga è ciò che tradizionalmente viene indicato come la ”conoscenza della liberazione”.
Tutti noi cerchiamo, in modo più o meno cosciente, di superare la nozione limitata di ciò che siamo. Più precisamente, cerchiamo di elevarci oltre a quello che solitamente pensiamo di essere. Generalmente siamo portati ad identificarci con il nostro corpo, la nostra mente, con ciò che possediamo, con le nostre amicizie e relazioni, considerando tutto questo come quello che normalmente chiamiamo la “nostra vita”.
Queste abitudini mentali non contengono nulla, ma sono solo ombre della verità dentro di noi, che ci portano sempre più giù nell’ignoranza. Lo Yoga ci offre un cammino di profonda introspezione, di ricerca all’interno di noi stessi, il cui obiettivo finale è la Verità.
Tutti desideriamo conoscere noi stessi, almeno in parte, ma questa non è un’illusione? Se ci conoscessimo almeno per il 50%, pensate che potremmo soffrire per problemi dovuti al lavoro o alla famiglia? Al contrario, ci scopriremmo immortali, poiché siamo esseri supercoscienti ed onnipotenti. E troveremmo la sorgente dell’eterna felicità.
Il vero yoga implica il confronto con gli affascinanti misteri della natura del nostro sé microcosmico. Ha a che fare con le eterne domande: Perché sono venuto al mondo? Da dove provengo? Che scopo ha la mia vita? Cosa succederà dopo la morte? Chi sono attualmente?
Lo Yoga ci guida verso la libertà interiore e ci fa comprendere che tutto è possibile, benché non tutto sia permesso.
Essendo soggetti ad alcune leggi immutabili, come esseri umani ci sentiamo limitati ed impotenti davanti alle difficoltà della vita. Lo Yoga ci fortifica e ci procura l’energia per affrontare le sfide che la vita ci presenta. Inoltre, lo Yoga, ci dà la possibilità di superare la nostra condizione umana e rivelare la nostra Natura Divina, il Sé Divino che risiede dentro di noi (Jivatman).
Lo Yoga è la scienza dell’immortalità. Contiene i metodi per diventare pienamente consapevoli degli aspetti misteriosi presenti nell’essere umano. Ci permette di utilizzare tutte le potenzialità nascoste in noi, per l’eliminazione dei limiti dovuti al nostro ego, per approfondire la conoscenza di sé; per raggiungere l’immortalità.
Lo Yoga mira a raggiungere, in modo diretto, la conoscenza immediata della verità ultima sull’Uomo, sull’Esistenza e l’Universo.
Lo Yoga ci conduce all’Estasi (Samadhi). Sebbene sia presente in tutte le lingue, il termine sanscrito “samadhi” indica un particolare stato, accessibile solo a pochi. Sperimentare questa estasi significa essere in piena e totale risonanza con le energie benefiche dell’Universo. Raggiungendo lo stato di samadhi o di gioia totale, lo Yogi ha la conferma della sua “completezza” , quando cioè viene raggiunta l’ineffabile fusione fra l’essenza ultima dell’essere e l’essenza Suprema Macrocosmica, o Dio.
Noto in Occidente più che altro come una pratica per mantenersi in forma a livello fisico e mentale, lo Yoga in realtà è una rigorosa disciplina spirituale, una scienza genuina dell’essere umano, un sistema completo per il controllo di tutti gli aspetti della vita.
Oltre agli ovvi benefici, come l’eliminazione dello stress, la cura di diversi disturbi, il miglioramento della memoria e della concentrazione, il riequilibrio delle nostre emozioni, lo yoga cerca soprattutto di dare risposta a quelle domande esistenziali che sono presenti nella nostra mente sin dall’inizio dei tempi: Perché sono nato? Che senso ha la mia vita? Cosa succederà dopo la morte? Chi sono io?
Lo scopo originario dello Yoga è di insegnarci a porre queste domande, nel modo corretto e significativo, e portarci alla scoperta della verità ultima sull’Essere, la Vita e l’Universo.
La più antica e sistematica descrizione dello Yoga, è da ricercare negli “Yoga Sutra” (Aforismi sullo Yoga) di Patanjali (II secolo a.C.). Un testo molto sintetico che veniva utilizzato come guida allo Yoga insieme a degli insegnamenti segreti. Questo è il motivo per cui, per coloro che non praticano Yoga, il testo è ancora avvolto nel mistero. In ogni caso, gli Yoga Sutra rimangono il testo più pratico e scientifico mai scritto sullo Yoga.
Esso descrive le otto tappe dello Yoga:
1) YAMA e 2) NIYAMA (principi etico-morali) – le attitudini interiori ed esteriori, il cui scopo è quello di armonizzare le nostre relazioni con il mondo esterno e con noi stessi.
3) ASANA (attitudine corporea) – posture fisiche eseguite in perfetta immobilità, per bilanciare le energie sottili del corpo.
4) PRANAYAMA (controllo del respiro) – l’accumulo dell’energia cosmica , “prana”, attraverso il ritmo del respiro.
5) PRATYAHARA (interiorizzazione) – la ritrazione dell’energia dei sensi dai loro oggetti, allo scopo di focalizzarla verso il nostro universo interiore.
6) DHARANA (concentrazione) – la focalizzazione della mente su un unico oggetto.
7) DHYANA (meditazione) – il continuo flusso unidirezionale dei processi mentali attorno ad un oggetto.
8) SAMADHI (estasi divina) – l’identificazione telepatica dell’oggetto della meditazione con il praticante. Il Samadhi è lo stato più elevato della coscienza espansa e la completa partecipazione dell’essere umano alla Vita Cosmica. Il Samadhi è l’obiettivo finale dello Yoga, attraverso cui si può raggiungere l’illuminazione spirituale e la totale saggezza.
Questa libertà spirituale ultima, o Mukti, non significa distacco dal mondo reale, ma una completa e permanente identificazione con la Coscienza Suprema, che costituisce la vera natura del nostro Sé. Solo realizzando l’identificazione del proprio Sé con l’Universo sarà possibile raggiungere la libertà ultima.
Questo stato di libertà ultima non si raggiunge dopo la morte o in un’altra dimensione della Realtà, ma QUI e ORA.
“Solo la liberazione raggiunta in questa vita (JIVANMUKTI) è un’autentica liberazione.” SPANDA PRADIPIKA