I saggi dell’Oriente o Rishi ci insegnano che lo stato di Unità esiste già in stato potenziale in noi, ma, in assenza di un adeguato risveglio spirituale non siamo generalmente coscienti di questo stato di unione o fusione con il MACROCOSMO. Soprattutto a causa dell’ignoranza dell’interazione con il MACROCOSMO sentiamo sempre la dualità e la molteplicità. La coscientizzazione comune che esiste nelle persone, che si trovano in questa situazione, le determina a notare sia in loro stessi che al di fuori di essi, soprattutto le differenze invece che le similitudini.
Lo scopo essenziale nello YOGA è il ritorno dell’essere umano al perfetto stato di coscienza di non dualità, di perfezione. Lo YOGA ci svela gradualmente nell’essere l’esistenza di più livelli di consapevolezza. YAMA e NIYAMA del KRIYA YOGA, tappe importanti nella pratica spirituale, devono essere in modo sistematico rispettate in modo coscienzioso.
Yoga significa, tra l’altro, un’evoluzione accelerata della COSCIENZA. L’evoluzione della vita generalmente è esteriore alla coscientizzazione comune ed è coordinata dall’Intelligenza Divina Cosmica. La nostra evoluzione spirituale può essere accelerata tramite il risveglio e l’attivazione degli aspetti latenti del proprio universo interiore, che sarà gradualmente coscientizzato. All’inizio questa coscientizzazione può essere solo parziale e vaga e allo stesso tempo assomigliare analogicamente con un sentimento non ben identificato; questo si manifesta poi sotto forma di vissuti globali profondi e complessi che ci permettono di intuire i misteri dell’essere e dell’Universo circostante. La coscientizzazione permanente ha un’influenza speciale enorme sull’accelerazione e pienezza dell’esistenza di un individuo, essendo contemporaneamente un eccellente mezzo per svelare una realtà profonda che prima non immaginavamo. MEENAKSHI DEVI (una yogina dell’India) parla di una fase specialmente importante nel processo di comprensione e approfondimento della coscientizzazione, proprio all’inizio della pratica del sistema YOGA e che consta in: “essere quanto più coscienti su tutti gli aspetti che ci mostrano quanto incoscienti siamo a volte, senza neanche immaginarlo”.
È un’affermazione apparentemente paradossale ma totalmente vera per uno yogi.
Molte persone di fretta e superficiali desiderano imparare “lo YOGA della coscientizzazione”, anche se sono e continuano a non avere cura di esse, ignorando il fatto che non sanno come comportarsi o che sono egoiste e insultano spesso gli altri, chiedendo oltre all’ottenimento di risultati eccezionali e immediati in YOGA, anche che tutto gli sia dovuto quasi in modo obbligatorio senza prendere in considerazione che questo salto benefico, straordinario non si può realizzare se non progressivamente, per tappe, implicando una trasformazione fondamentale ed una purificazione dell’essere da tutto quello che è negativo.
I praticanti YOGA devono, innanzitutto, imparare ad avere pazienza, ad essere molto aperti mentalmente, permanentemente attenti e sempre pronti ad imparare da ogni situazione, sia esteriore che interiore. Se non agiremo cosi, saremo facilmente delusi, a causa di un’utilizzazione aberrante delle energie interiori e del tempo, mentre l’attività realizzata sarà in gran parte inefficiente.
Lo YOGA può essere definito come una ABILITA’ ED INTELLIGENZA IN AZIONE, intendendo per abilità la capacità di usare in modo intelligente e con la massima efficienza le proprie disponibilità, creando cosi, progressivamente, grazie al processo sottile di risonanza, le premesse dell’amplificazione ed energizzazione ottima di queste disponibilità ORA RISVEGLIATE. In questo caso la coscientizzazione plenaria è la modalità privilegiata che risveglia ed amplifica l’ABILITA’ in un tempo breve. Tramite una pratica costante, corretta e sistematica, l’ABILITA’ può essere perfezionata straordinariamente, ma dobbiamo ricordare che solo la coscientizzazione può davvero generare la maestria ed i poteri paranormali che risultano da una pratica YOGA adeguata.