
Kala Bhairava Ashtakam
Otto strofe inchinate al Signore del Tempo, Kala Bhairava, composte da Sri Adi Shankaracharya. La lettura contemplativa e trasfigurante di questo testo può risvegliare profondamente i puri di cuore!
Otto strofe inchinate al Signore del Tempo, Kala Bhairava, composte da Sri Adi Shankaracharya. La lettura contemplativa e trasfigurante di questo testo può risvegliare profondamente i puri di cuore!
Nel suo divino gioco cosmico, Shiva è completamente libero. Si manifesta sotto una moltitudine di ipostasi (lilamurti), assumendo sembianze diverse, a volte con un volto pieno di bontà, a volte con un’espressione terribile e spaventosa soprattutto per i malvagi.
Shiva è anche un Mago, che attraverso la sua forza creatrice e ingannatrice, maya, si nasconde in Se stesso da Se stesso attraverso Se stesso.
La voce melodiosa di Uma Pashyanti, l’amante di Shiva, è l’unica in grado di cantare l’ineguagliabile grandezza di Dio. Il suo sguardo contemplativo non è altro che il desiderio sconfinato di adorare il suo Amato (Shiva) con il quale si fonde, distinguendosi da lui solo fino a consentirle di realizzare la propria gloriosa maestà, affinché quell’amore, insieme alla felicità universale, scaturiscano spontaneamente dalla loro reciproca attrazione.
In questo articolo ci proponiamo di fare un’analisi comparata del sistema del raja yoga, lo yoga con otto rami (ashtanga), tra la visione classica e quella dello Śivaismo kashmiro.
In questo articolo ci proponiamo di fare un’analisi comparata del sistema del raja yoga, lo yoga con otto rami (ashtanga), tra la visione classica e quella dello Śivaismo kashmiro.
Nella tradizione spirituale dell’India, Bhairava è un’ipostasi fondamentale e allo stesso tempo formidabile di Shiva, un’ipostasi che personifica la realtà divina trascendente. Ma poiché il trascendente, e in generale l’illimitatezza, l’eternità, l’infinito, il mistero al di là dell’apparenza, al di là del conosciuto, spaventa l’essere umano comune e in primo luogo l’ego (ahamkara in sanscrito), Bhairava viene rappresentato il più delle volte in una forma terribile o addirittura terrificante. Ma ciò che spaventa l’ego esasperato e aggrappato è la pura ed estatica Grazia divina che libera l’anima assetata di Dio.
Le energie sessuali sono in un certo senso le nostre energie spirituali in una forma grezza, un po’ come il diamante che proviene dalla stessa base del carbone. Senza energie sessuali non vi è una autentica forza spirituale. Per questo ogni percorso spirituale indica l’importanza di padroneggiarle. Lasciarsi dominare da esse ci degrada; saperle canalizzare saggiamente ci può innalzare fino alla trascendenza.
La quarta delle 10 Grandi Forze Cosmiche (Mahavidya), Bhuvaneshwari è l’energia suprema dello Spazio (akasha), che rende possibile ad ogni aspetto di avere una sua collocazione. Energia della Conoscenza diretta dallo spazio sacro del Cuore, che ci apre alle infinite possibilità. E’ l’espressione dell’Amore libero, puro e onnicomprensivo.